La città di Sassari offre un contributo importante all’accoglienza dei migranti della regione Sardegna con 12 centri di accoglienza straordinaria e uno Sprar in cui vivono 920 persone.

E qui l’assessore regionale agli affari generali Filippo Spanu è venuto ad incontrare 250 studenti appartenenti al liceo scientifico ‘Marconi’ e agli istituti Tecnico Agrario ‘Nicolò Pellegrini’ e Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera. “Abbiamo verificato che i ragazzi sono avidi di informazioni e sono mossi dal desiderio di farsi una loro idea sui flussi migratori e sulle ragioni che inducono tante persone a lasciare i luoghi di origine. Siamo davanti a un fenomeno complesso che va correttamente interpretato.

L’obiettivo di questi incontri, che abbiamo voluto promuovere in tutti i territori – precisa Spanu riferendosi a Quartu, Iglesias e Macomer- è quello di contrastare pregiudizi che finiscono per alimentare le tensioni e che proprio a Sassari hanno creato forti preoccupazioni”. Di grande importanza, nel corso del confronto, gli interventi dei giovani maliani Bakary Coulibaly e Mohamed Sissoko. Bakary, dopo aver conseguito la laurea nel suo paese, vuole perfezionare i suoi studi nell’Ateneo sassarese attraverso un percorso di alta formazione.

Mohamed vive nell’unico Sprar della città e intende, pur nel ricordo doloroso della vita precedente nel Mali devastato dal conflitto bellico, integrarsi nel nuovo mondo che lo accolto. Molto positivi anche i progetti di inclusione che vengono attuati nel Liceo “Marconi”: due ragazzi di 17 anni della Costa d’Avorio, Bakary e Moustapha, inseriti nella Terza A, in pochi mesi hanno instaurato con i compagni di classe un ottimo rapporto che arricchisce tutti a conferma che- come è stato detto nel corso dell’incontro- il dialogo e la reciproca conoscenza possono abbattere pregiudizi e incomprensioni.

All’incontro con gli studenti sono inoltre intervenuti i dirigenti scolastici e i docenti, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, le assessore alle Politiche sociali e della Pubblica istruzione Monica Spanedda e Alba Canu e il mediatore culturale Ahmed Naciri.