Sale l’attesa per l’incontro a Cagliari di Matteo Salvini. L’esponente politico è atteso alla Fiera il 25 novembre per la prima uscita pubblica del movimento isolano con l’incontro: “Prima i sardi e gli italiani, stop all’invasione”.
Nell’ultima sua visita a Cagliari, nel febbraio 2016, l'”accoglienza” a Salvini era stata piuttosto dura con proteste sfociate in scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Un mese e mezzo fa l’annuncio del leader della Lega e subito molti gruppi antagonisti del partito politico di Salvini si sono mobilitati. Il tam tam è partito da Facebook: sul social è stata infatti creata una pagina dal titolo “Accoglienza all’immigrato Salvini”.
Poche ore fa la notizia che anche degli studenti vicini al Cua Casteddu parteciperanno al controcorteo previsto per il primo pomeriggio del 25 novembre. Su Facebook l’associazione studentesca scrive: “Cagliari non è la Fiera, la Sardegna non è una fiera dove si sbarca per barattare qualche voto in cambio di odio e ignoranza. Gli studenti non si fanno comprare e da piazza Costituzione scandiranno forte per le strade della città “a mare il razzismo, a mare Salvini”.
“Non serve un diploma o una laurea – continua la nota – per capire che le risposte di Salvini sono troppo semplici, è troppo semplice dare la colpa della crisi e dei mali del paese agli ultimi arrivati e agli ultimi della società, anche perché non siamo né in padania né nella roma tanto odiata eppure mai così corteggiata dall’onorevole Matteo: quest’isola conosce bene i responsabili dei suoi problemi e si trovano in uno stato e in una politica della quale lo stesso Salvini fa parte. La cricca di politici che si ricorda della Sardegna solo in tempo di elezioni è l’unica minaccia che viene dal mare, sono loro gli unici che veramente ci invadono”.