E’ di ieri la delibera con cui il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, ha scelto come suo portavoce il torinese Massimiliano Abbruzzese, classe 1971, già consulente per le commissioni Sanità e Bilancio nel Consiglio regionale del Piemonte per il Movimento 5 stelle e precedentemente per l’Idv-Lista di Pietro. E in Sardegna scoppia subito la polemica. “Succede nell’Ats, Azienda Torinese della Sanità – ironizza il consigliere di Fdi Paolo Truzzu – dove il dg nomina un corregionale come portavoce, figura che di solito è esclusiva dei vertici politici delle amministrazioni”.
Il tutto, denuncia, “a 50mila euro l’anno pagati dai sardi”. Inoltre, attacca ancora Truzzu, “questo avviene dopo la nomina di ben cinque addetti stampa per gestire la comunicazione istituzionale della Asl Unica”. Sulla stessa linea Forza Itaia. “La sanità isolana – dice il coordinatore regionale Ugo Cappellacci – è un ‘regno sardo-piemontese’, o forse ‘piemontese-sardo’, che conferma ancora una volta la tendenza del centro-sinistra ad affidare incarichi alla legione straniera”. Ma ancora più duro è il giudizio che arriva da una forza della coalizione di centrosinistra che sostiene il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
“Sorprendente come riusciamo ad individuare per dirigere strutture della nostra regione solo piemontesi le cui professionalità così eccelse derivano prevalentemente da relazioni politiche, tutte quelle più distanti dalla maggioranza che ha eletto il presidente della Regione – tuona il senatore del Campo Progressista Luciano Uras – Credo che la scelta di Moirano caduta su Abbruzzese sia uno dei tanti atti offensivi verso le professionalità di cui la Sardegna può contare soprattutto nel settore della comunicazione. Eppure i Savoia non ci sono più e il regno sardo piemontese è ormai da più di un secolo e mezzo un ricordo storico”.