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Madrid chiude la sede delle Generalitat di Catalunya ad Alghero e il sindaco della città catalana in Sardegna, Mario Bruno, scrive al governo di Madrid, al premier Paolo Gentiloni e al governatore sardo Francesco Pigliaru perché, come accaduto a Bruxelles, venga mantenuto “aperto e funzionale” l’ufficio di corrispondenza per il quale il Comune ha messo a disposizione i locali del piano terra del Palazzo Civico di via Columbano.

“E’ chiaro che la chiusura dell’ufficio di corrispondenza di Alghero rischia di mettere a repentaglio i rapporti economici e sociali tra i due territori – spiega il primo cittadino – vanificando il grande lavoro compiuto e lo sforzo realizzato per consolidare i profondi legami esistenti tra le associazioni e le imprese italiane, sarde e catalane che operano con ricadute positive nei due Paesi. La scelta unilaterale del Governo spagnolo – denuncia Bruno – è un atto di forza che non può passare inosservato, al di là di come la si pensi sulla autodeterminazione della Catalogna”.

Bruno ricorda “le relazioni storiche tra la città di Alghero e la Catalogna” che “vanno al di là di quelli che sono i comuni rapporti internazionali che, in tempi moderni, il governo catalano ha instaurato con diversi Stati europei ed extra-europei. Alghero è l’unica città d’Italia con radici catalane, sente vivo il vincolo culturale, storico e linguistico con i paesi catalani, alla base di rinnovati rapporti commerciali e turistici”.