“12 euro + 16 euro per marca da bollo, a volte quest’ultima richiesta doppia, per un totale che va da 28 sino a 44 euro. Non è Abbanoa, non è Equitalia, ma si chiama COSAP: Canone occupazione spazi aree pubbliche, altri comuni la chiamano TOSAP. Questo è la tassa che chiunque voglia occupare il suolo pubblico per promuovere una qualsiasi iniziativa politica pubblica ad Oristano e solo ad Oristano, con un tavolino sino ad appena 10 metri quadri, deve sborsare ogni volta al comune” – E’ la denuncia lanciata da Patrizia Cadau, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Oristano.

“Una triste e singolare diversità, una vessazione unica in Italia, che vede protagonista nazionale in negativo il nostro comune. In tutti i comuni di Italia l’occupazione del suolo pubblico richiesta per lo svolgimento di qualsiasi attività politica con banchetti inferiori ai 10 mq, è esentata totalmente, ovvero non si paga.Tutti tranne uno, Oristano – e prosegue – da legge nazionale del 28/12/1995, comma 67 articolo 3 è chiarissima ma nel nostro comune non viene applicata : ’67. Sono esonerati dall’obbligo al pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche coloro i quali promuovono manifestazioni od iniziative a carattere politico, purche’ l’area occupata non ecceda i 10 metri quadrati’. Fra gli altri i comuni di : Cabras, Quartu, Bosa, Selargius Bologna, Roma, Milano, Napoli, Torino, solo per citarne alcuni, prevedono esplicitamente anche nei loro Regolamenti COSAP l’esenzione del canone per l’occupazione del suolo pubblico legata alla attività politica.(A Milano addirittura lo spazio concesso gratuitamente arriva sino a e 16 mq e arriva sino alla durata di ben 15 giorni)”.

“Per cancellare senza equivoci questo ennesimo odioso tributo, una vera e propria rapina ingiustificata, il M5S di Oristano ha presentato un’apposita Mozione che è stata messa all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio Comunale in programma lunedì. La mozione (se approvata) impegnerà Sindaco e Giunta- a modificare finalmente l’articolo 27 del Regolamento comunale Cosap e a conformarlo alla legge e a quanto avviene negli altri comuni italiani e sardi o alla prassi, che anche laddove non è esplicitamente regolamento, fa già si che non venga richiesto alcun canone – e ancora – auspichiamo che l’intero consiglio approvi questa Mozione- ha dichiarato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Patrizia Cadau-e ponga fine ad una discriminazione nazionale per la quale ad Oristano non valgono le norme nazionali e chi fa politica con i cittadini e per i cittadini viene punito e discriminato”.

“Tutti a parole, centrodestra, centrosinistra, si riempiono la bocca per la eliminazione di tasse inutili e stavolta i consiglieri comunali di Oristano di tutti gli schieramenti saranno chiamati ad essere coerenti con questo proclama nel dibattito e conseguente voto in aula di lunedì – e conclude la Cadau – e i consiglieri comunali approveranno questa mozione finalmente Oristano non potrà più essere considerata, quanto meno per questa vessazione unica e ridicola, lo zimbello dell’ Italia intera”.