La Procura spagnola ha ottenuto dal magistrato Carmen Lamel l’arresto della gran parte dei membri del Governo catalano destituito da Madrid: si tratta dell’ex vicepresidente Oriol Junqueras e degli ex ministri Jordi Turull (Presidenza), Josep Rull (Territorio), Meritxell Borras (Goberno), Raul Romeva (Esteri), Carles Mundò (Giustizia), Dolors Bassa (Lavoro) e Joaquim Forn (Interno). Le accuse sono “ribellione”, “sedizione” e “malversazione” e rischiano fino a 30 anni di carcere solo per aver indetto un referendum democratico e aver rispettato la volontà generale repubblicana del proprio popolo.
La Spagna si dimostra per quello che, la UE si dimostra per quello che è, l’Italia – complice della Spagna – si dimostra per quello che: una galera che noi abbiamo il dovere di distruggere.
Dobbiamo distruggere questa galera verniciata da democrazia, una galera che non lascia alcuna libertà di scampo a chi vuole esercitare i diritti fondamentali quali autodeterminazione, lavoro non sfruttato, libera circolazione delle persone.
La questione catalana ha dimostrato che molti – dietro ad un paravento di progressismo e libertarismo – in realtà nascondono solo marciume fascista e putresceza poliziale. Ma ha dimostrato anche che siamo in tanti a voler distruggere questa gabbia, quella degli stati di matrice medievale e imperialista. Siamo tanti ma divisi e poco organizzati.
Allora cogliamo la palla al balzo, impariamo dal Popolo Catalano che si è spinto dove mai nessuno si era spinto nella rivendicazione della libertà e ha esercitato un conflitto così come finora avevamo letto solo nei libri della storia del Novecento. Impariamo e rilanciamo. Distruggiamo questa galera e guadagnamo la nostra libertà!
Cristiano Sabino