“Non so che tipo di cena sia – ha detto arrivando Giorgia Meloni – l’importante è incontrarsi e fare due chiacchiere. Noi siamo qui per parlare del futuro del Paese, le cose non sono automatiche però tutti credo che si rendano conto nel centrodestra delle responsabilità che abbiamo di fronte agli italiani. Sono sicura che arriveranno gli altri, prenderemo un caffè insieme e sarà il primo appuntamento di una serie. Noi – spiega – siamo gli unici che possiamo mettere in piedi una coalizione che dia a questa nazione un governo di patrioti. Io penso che dal voto siciliano arrivi un segnale dopodiché bisogna costruirla un’alleanza, bisognerà parlare di programmi non di ministri. Io sono qui per parlare di programmi”.
Al suo arrivo al ristorante, Silvio Berlusconi – accompagnato da Gianfranco Micciché e Gaetano Armao – si è fermato per alcuni selfie con gli avventori del locale. Contemporaneamente ha varcato la soglia del locale anche Matte Salvini. “Sono qui – ha detto il leader leghista – per bere un caffé e un ammazza-caffé e salutare il prossimo governatore della Sicilia. L’ultima cosa che mi interessa – ha aggiunto Salvini – è parlare di ministri, vice ministri sottosegretari: l’unica cosa che mi interessa è di parlare di Sicilia. Confido in Nello Musumeci e nel centrodestra, mi porto a casa delle emozione e una responsabilità incredibile. Da lunedì parleremo del resto”, ha aggiunto Salvini, ribadendo di “non avere parlato di ministri o sottoministri” con Berlusconi. “Io guardo sempre avanti. Mai avrei pensato nella vita di avere una piazza piena ad ascoltare i progetti della Lega: sono strafelice”.
“Musumeci – ha aggiunto – da lunedì avrà l’onere e l’onore di mantenere tutti gli impegni presi in campagna elettorale”. “Sono qui – ha chiosato sorridendo – per un caffè, un ammazzacaffè e per un cannolo, che a me portano bene perché ho gli armadi vuoti da scheletri e vice scheletri. II patto dell’arancino? No… non portano bene i patti, vado a bermi un caffè…”.