“L’integrazione dei migranti è un percorso graduale, che richiede impegno e azioni mirate e ci sono segnali incoraggianti come quello che giunge da Aritzo con un centro destinato ai minori e un altro centro di accoglienza inseriti in modo equilibrato nella comunità. L’accoglienza, basata sui piccoli numeri, favorisce l’inclusione e una convivenza senza traumi”.

Così l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che oggi ha visitato ad Aritzo la struttura che ospita 15 minori non accompagnati, partiti dalle coste libiche e arrivati in Sardegna al termine di viaggi drammatici. Altri minori vivono nel Centro di Accoglienza straordinaria in cui sono ospitati anche 40 giovani che hanno raggiunto la maggiore età. E proprio sulla situazione di questi ultimi, gli operatori dalla cooperativa sociale Vela Blu della struttura hanno rimarcato il bisogno di avere il sostegno continuo delle istituzioni e evidenziato le difficoltà che insorgono quando i ragazzi compiono il 18esimo anno di età.

In particolare hanno sottolineato la necessità di avere maggiori certezze sui tempi di rilascio del permesso di soggiorno e su questo ultimo punto Spanu, nei limiti delle sue competenze, si è impegnato a effettuare le opportune verifiche. “La Regione – ha osservato l’assessore – insieme al Tribunale per i minorenni, alle Prefetture e ai comuni, sostiene con attività in vari campi, dalla scuola alla cultura allo sport, i minori stranieri che sono giunti in Sardegna senza i genitori.

Abbiamo stanziato risorse e dato impulso all’apertura di strutture a loro esclusivamente dedicate. C’è ancora tanto da fare ma siamo convinti di aver intrapreso un cammino che porterà i risultati attesi. Stiamo lavorando per potenziare la rete degli Sprar – ha concluso – che apre la strada a una migliore convivenza nei territori e per sensibilizzare i giovani sardi sul tema delle migrazioni attraverso un ciclo di incontri nelle scuole della Sardegna”.