“I contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche spettano per legge ai cittadini che, aventi diritto, ne facciano richiesta. Questo quanto stabilito per legge. Legge che però – puntualmente – non viene rispettata. A farne le spese sono i disabili, parti deboli di una città che si autoproclama attenta ai bisogni dei suoi abitanti ma è incapace di battere i pugni al cospetto di una Regine Sardegna che non finanzia i sopra citati contributi: assurdo, inconcepibile”.

Desirè Manca, portavoce in Consiglio comunale di Sassari del Movimento Cinque Stelle, riversa tutto il suo disappunto in una interrogazione presentata al sindaco Nicola Sanna, argomentando il tutto non solo sulle basi del buon senso ma, soprattutto, sulle regole prescritte dalle norme: “La legge 13 del 1989 stabilisce termini e modalità legati alla garanzia di accessibilità ai vari ambienti ed edifici, con particolare attenzione rivolta a quelli pubblici; la stessa legge stabilisce la possibilità di concedere ai cittadini contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in immobili privati già esistenti ove risiedano disabili. Nessuna invenzione, nessuna congettura: solo e soltanto legge”.

Nel 2014 il Comune di Sassari ha ricevuto 2 richieste di accesso ai suddetti contributi, 8 nel 2015, 18 nel 2016 e 14 nel 2017, almeno sino a data odierna. Esistono inoltre altre richieste pervenute all’Amministrazione comunale nelle annate precedenti a quelle prese in esame. Nessuna delle richieste è stata evasa. L’importo complessivo dei contributi richiesti ammonta a 184.226,75 euro.

“Stiamo parlando di un comportamento incostituzionale, poggiato su uno strato di conclamato e puro lassismo – afferma Desirè Manca -. Comune di Sassari e Regione Sardegna, amministrati dallo stesso Partito Democratico, si contraddistinguono per un continuo menefreghismo che, paradossalmente, li allontana dalle loro priorità, ovvero le reali esigenze della cittadinanza, soprattutto delle frange che più hanno necessità. Chiedo al sindaco di informarci riguardo le azioni intraprese con la Regione Autonoma della Sardegna riguardo il mancato finanziamento dei contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsti per legge. Importante è inoltre sapere se le richieste legittimamente presentate saranno evase e, se si, con quali tempistiche: ne va di mezzo la qualità di vita di alcuni cittadini di Sassari”.