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“I problemi sociali e i drammi della gente non sono per noi una nicchia in cui il potere economico tenta di confinarci lasciando a tutt’altra la logica la struttura portante della società nei suoi elementi culturali, economici e politici”.

Lo ha detto monsignor Filippo Santoro, vescovo di Taranto e responsabile della Pastorale del lavoro della Cei nella conclusione alle Settimane Sociali.

“L’asse portante della nostra società – ha aggiunto – non può essere lasciato in mano all’attuale modello di sviluppo, non può vedere assenti o insignificanti i cattolici: dalla fede nasce una passione che è certamente fermento di novità positiva nella società come è accaduto nella preparazione e nella scrittura della nostra costituzione, con la partecipazione diretta delle varie tradizioni culturali presenti nel paese. La rilevanza pubblica dei Cattolici deve quindi svilupparsi sino ad incidere sui problemi vitali delle persone e della società, quali il lavoro, la famiglia, la scuola, la difesa della salute, dell’ambiente e dei migranti”.