sanit-and-agrave-tocco-fi-and-quot-si-salvaguardino-i-servizi-del-san-marcellino-di-muravera-and-quot

Ieri per volontà delle forze politiche che governano la nostra Regione la riforma sanitaria da loro fortemente voluta è diventata legge.

Inutile sottolineare che #giulemanidallogliastra non è certo felice per questa scelta fatta.

Abbiamo cercato in tutti i modi di far arrivare la voce di un territorio, ma a quanto pare chi sta nella “stanza dei bottoni” ha preferito non ascoltare la Nostra voce.

Con questa legge non esistono vincitori e vinti, sarà il tempo a dire….così fu pure per il gestore unico delle acque che con grande trionfalismo venne presentato e ad oggi vediamo i risultati, giusto per fare un esempio.
Non certo oggi si esaurisce il compito di #Giulemanidallogliastra, anzi più che mai valuteremmo le azioni da portare avanti affinché l’Ogliastra riesca ad essere considerata il territorio degli ogliastrini e non solo territorio di conquista o di voti utili solo per occupare poltrone.

Non abbiamo da rimproverarci nulla, abbiamo cercato in tutti i modi possibili di aprire un dialogo costruttivo con chi poteva e doveva dare voce a ciò che il territorio chiedeva ma forse per incomprensioni o per chi sa quale altro motivo (politico o meno che sia) non si è arrivati ad un punto di incontro ma ad un disaccordo totale che a volte è pure scaturito con grandi e grosse polemiche ,tutto questo fa però parte del gioco.

Abbiamo cercato di dialogare con gli amministratori del territorio che a corrente alternata ci hanno ascoltato e a volte sostenuto, tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto ma non per questo ci arrendiamo, adesso abbiamo il compito di controllare, insomma di fare le “pulci” a questa riforma sempre pronti a qualsiasi azione pur di salvaguardare quel poco che rimane della Sanità pubblica in Ogliastra.

Non a caso il movimento a scelto di chiamarsi GiuleManidall’Ogliastra, vedremmo di tenere alta la tensione su altre grosse problematiche che affliggono il territorio sperando che vengano recepite nel giusto modo e che diano la possibilità di aprire un dialogo “costruttivo” tra i cittadini e la politica per dare più peso nella stanza dei bottoni al nostro territorio. Basta essere considerati “ultimi” perché ultimi non siamo.