Le città italiane medie e piccole sono ai primi posti per efficienza idrica e qualità̀ dell’aria: lo certifica l’ambito “acqua e aria” di ICity Rate 2017 di FPA, il rapporto annuale realizzato da FPA per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso per diventare ‘smart’, ovvero più vivibili e più vicine ai bisogni dei cittadini. Prima in classifica è Viterbo, seconda Aosta e terza Brindisi. Colpiscono i valori relativi alla dispersione idrica di Cagliari (58,6%), Messina (53,1%), Bari (49,6%) Catania (48,1%) e Firenze (45,7%). Nel Pm10, invece, le peggiori sono Milano, Torino e Venezia, tutte e tre con giorni di superamento del limite oltre 30 volte più̀alti di quelli consentiti.

Nella “gestione dei rifiuti”, Trento, Treviso, Novara, Belluno e Macerata sono ai vertici come eccellenze sia per percentuale di raccolta differenziata che per basse quote di rifiuti pro-capite. Nell’ambito della “trasformazione digitale” invece i primi posti sono tutti di grandi città: Milano, Bologna, Roma, Genova e Firenze. Nella “crescita economica” c’è una divisione netta dal punto di vista geografico: in cima ai ranking si trovano il Nord Est e il Nord Ovest, il Centro è vicino alla media, il Sud in coda.

Ai primi 5 posti della classifica ci sono Milano (che doppia la media nazionale in quasi tutti gli indicatori di questo ambito), Modena, Bergamo, Bologna e Firenze. Nell’ambito “mobilità sostenibile” ai primi 5 posti della classifica ci sono Milano, Torino, Venezia, Firenze e Bergamo, evidenziando i buoni risultati dell’asse padano, mentre buona parte delle città delle isole e della Calabria sono lontane dagli obiettivi di sostenibilità̀nella mobilitàe logistica.