“Il Consiglio d’Europa dà ragione alle nostre posizioni: la Legge regionale n. 2 del 4 febbraio 2016 sul riordino del sistema delle autonomie locali è da rivedere perché si basa su principi di una riforma costituzionale ampiamente bocciata dai cittadini”.
Lo sostengono i consiglieri regionali di Art 1-Sdp, che spiegano: “Nel rapporto di monitoraggio sulla situazione italiana stilato dal Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, infatti, si afferma che l’Italia deve rivedere la politica di progressiva riduzione e di abolizione delle province, ristabilendone le competenze, e dotandole delle risorse finanziarie necessarie per l’esercizio delle loro responsabilità”.
Inoltre, “il rapporto, frutto delle visite del Congresso condotte in Italia, chiede un pieno ripristino delle province e di ristabilire l’elezione diretta per gli organi di governo delle province e delle città metropolitane”. Per tutti questi motivi Eugenio Lai, Daniele Cocco, Luca Pizzuto e Paolo Zedda chiedono al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, di “riaprire la discussione sul riordino delle autonomie locali, avendo come stella polare le necessità delle popolazioni dell’Isola e del primato della democrazia”.