Una straordinaria proposta espositiva sul racconto del pane fra arte, tradizione e ricerca di nuovi linguaggi, sarà protagonista nei prossimi giorni al museo Casa del pane di Villaurbana, coinvolgendo le associazioni culturali del paese e noti studiosi di Ittiri, Meana Sardo, Nuoro e Osilo.
Da un lato sarà allestito il settore “Fainas – Su Pani”, con una seconda edizione dedicata a celebri artisti del passato come Simone Manca di Mores, Martelli, Delitala e Congiu Pes. Dall’altro “Non solo pane”, un percorso alla ricerca dei nuovi interpreti dell’arte contemporanea nella pregevole collezione di Ruggero Mameli.
Il progetto, ideato da Agostino Basile e Laura Pintus per l’appuntamento con la XX Sagra del pane, è organizzato dalla Pro Loco e dal Comune di Villaurbana con la partecipazione della Regione Autonoma della Sardegna e la collaborazione del Consorzio per gli Studi Universitari UniNuoro.
La mostra “Fainas” sarà allestita dal 28 al 29 ottobre al piano terra del museo, dove i visitatori potranno visionare dieci rari allestimenti di grande interesse culturale. Il primo è incentrato sull’acquerello “La limosina del pane” di Simone Manca di Mores, nobile sassarese che tra il 1861 e il 1876 realizzò disegni e dipinti di costumi sardi e vedute paesaggistiche. La sezione, curata da Basile e Pintus, è dedicata al culto dei santi e dei morti.
Ispirata a un’opera di Simone Manca è anche “Mulino a Giumenta”, la ricostruzione di un ambiente e di personaggi all’interno del “mulinu” della tradizione ittirese, realizzata da Giammario Demartis e Piero Simula.
“Pani ‘e coja”, a cura di Marina Mattana, propone i pani tradizionali del matrimonio di Meana Sardo e la ricostruzione dell’ambiente e dei personaggi (donna intenta a setacciare il grano) presenti in una stampa di fine Ottocento realizzata da Martelli. Tutte le tipologie del pane di Villaurbana sono invece esposte nel segmento “S’omu ‘e su pani” a cura dell’ Associazione Culturale Biddobrana.
“Il pane nella città di Grazia Deledda” a cura di Ivan Costa, propone invece esempi di pane, strumenti di lavoro e vestiario tradizionale maschile e femminile di Nuoro. Gli stessi oggetti sono degnamente rappresentati per la zona di Osilo con “La lavorazione del pane sui colli del Tuffudesu” a cura di Gavino Farina.
Ci sarà spazio per la ricostruzione di una stanza adibita alla tessitura con S’omu de su trobaxiu, e per una stanza riservata agli ospiti con S’aposentu bellu, entrambi a cura dell’ Associazione Culturale Biddobrana. “La lavorazione della farina” di Mario Delitala e “L’Aia” di Francesco Congiu Pes sono le opere di riferimento dell’esposizione “La vita rustica”, a cura di Agostino Basile e Laura Pintus. Dulcis in fundo “La magia del pane”, con preparazione e cottura del pane a cura delle massaie di Villaurbana.
L’esposizione “Non solo pane…” sarà invece allestita al primo piano del museo dal 28 ottobre al 30 novembre, per offrire uno sguardo sul dibattito artistico contemporaneo. Sette giovani autori tra i più apprezzati nell’attuale panorama delle arti visive (Boe, Caredda, Casagrande, Fanari, Grosso, Pattusi, Udassi) sono al centro di questo percorso espositivo. Figura centrale dell’evento è Ruggero Mameli, collezionista che si occupa di finanza a Dubay, impegnato nella valorizzazione dei nuovi talenti dell’arte contemporanea.