Nell’estate del 2015 una gallerista d’arte di 76 anni venne legata e malmenata nella sua villetta del Lido del Sole, alla periferia di Olbia, e rapinata di una ventina di quadri, diversi gioielli e pietre preziose che poi vennero venduti tra la Sardegna e la Toscana.

Per questo fatto – come riportano oggi i quotidiani sardi – tre persone andranno a processo il 7 marzo 2018: fra di loro c’è anche un nipote della vittima, Gianpaolo Muggittu, 61 anni di Mamoiada (Nuoro), accusato di essere il mandante del colpo. Assieme a lui saranno processati Efisio Zucca, 66 anni di Dolianova (Cagliari), e un’altra persona.

I tre, presenti a Tempio Pausania all’udienza preliminare del giudice Giuseppe Grotteria, sono coinvolti nella rapina messa a segno da un commando di banditi mai identificati, ai danni dell’anziana gallerista che vive da sola in una villetta sul litorale a sud di Olbia. La donna venne colta di sorpresa e immobilizzata.

Dopo essere stata minacciata, legata e imbavagliata Antonia Pischedda venne derubata di una ventina di dipinti, riproduzioni e copie di autori famosissimi, e di diversi gioielli d’oro e pietre preziose. La refurtiva poi venne immessa sul mercato clandestino da due persone. Secondo l’accusa fu Gianpaolo Muggittu, nipote della gallerista, a gestire l’intera operazione.