Sciolti anche gli ultimi due nodi della riforma della rete ospedaliera che riguardavano il destino del Nostra Signora della Mercede di Lanusei e del San Francesco di Nuoro. Il primo ottiene la qualifica di “Presidio ospedaliero nodo della rete regionale di Lanusei, con servizi di I livello”, nel testo originale aveva solo le funzioni. Quanto a Nuoro, si passa dalla qualifica di I livello rinforzato a presidio con servizi di II livello.

Entrambe le modifiche sono state apportate con un emendamento di sintesi passato con 38 voti favorevoli, quindi con una maggioranza bipartisan. La situazione per i due presidi cambia radicalmente. Nuoro avrà servizi come la neurochirurgia, la chirurgia vascolare, l’Unità terapia intensiva cardiologica, emodinamica ad alta specializzazione, radiologia interventistica intra ed extravascolare, Stroke unit di II livello, perché oltre alla trombolisi effettua rimozione meccanica del trombo. Servizi, questi, presenti solo al Brotzu di Cagliari e al Santissima Annunziata di Sassari. Per quanto riguarda Lanusei, si riconoscono le specialità aggiuntive dell’anestesia, della rianimazione e dell’Unità di terapia intensiva cardiologica. Altra variazione rispetto al testo riguarda l’istituzione della Radiologia pediatrica all’interno del Polo cagliaritano Brotzu, Businco, Microceitemico.

Via libera anche alla proposta di modifica presentata da Daniela Forma (Pd) sul Project Financing. Cosa stabilisce? Che le risorse risparmiate in seguito all’annullamento del Project Financing di Nuoro potranno essere utilizzate per il potenziamento dell’offerta sanitaria – ospedale e territoriale – della Assl barbaricina. Non passa invece l’emendamento presentato da Anna Maria Busia (Cp) che prevedeva una chirurgia della mammella dedicata ed esclusiva, trattata solamente da chirurgi senologi. Oggi l’Aula ha approvato tutti i capitoli del testo di riordino ma il voto finale sulla legge è stato rinviato a martedì 24 ottobre.