A due giorni dall’apertura dei seggi per il referendum sull’autonomia si apre un nuovo scontro tra Veneto e Governo, che ha chiesto alla Regione poco più di 2 milioni di euro per i costi di utilizzo della forza pubblica ai seggi. “E’ l’ultimo disperato tentativo di impedire ai veneti l’esercizio democratico del voto. Un motivo in più per andare a votare” commenta il governatore Luca Zaia, accogliendo “con un sorriso gandhiano e una certa assuefazione ai colpi bassi – spiega – l’ultima sorpresa proveniente da Roma”. La comunicazione è giunta oggi da parte del Ministero dell’Interno, con la richiesta di pagamento di 2.044.875,00 euro per i costi di utilizzo della forza pubblica connesso alla consultazione.
“Se questo è il segno della leale collaborazione fra istituzioni che ci è sempre stata garantita sui tavoli romani in più occasioni, siamo davvero alla frutta” conclude Zaia.