Anche per il 2017 la Regione conferma lo stanziamento di risorse proprie per integrare il fondo statale destinato agli inquilini morosi incolpevoli, ridotto nel corso degli anni. Lo stanziamento dello Stato per l’anno in corso, pari a 72.255 euro, verrà quindi incrementato con 500mila euro di fondi regionali, per affrontare il persistere del fenomeno della morosità incolpevole.
“Il Fondo appartiene alle diverse misure per il diritto alla casa che intervengono per aiutare i privati – spiega l’assessore dei lavori pubblici, Edoardo Balzarini – in alcuni casi, come questo, si tratta di leggi nazionali che da alcuni anni non hanno sufficiente copertura statale, e vengono finanziate con fondi regionali. Il decreto interministeriale che regola lo stanziamento individua i Comuni abilitati a presentare le domande e definiti come ‘prioritari’, ma la Regione ha facoltà di individuare ulteriori comuni ad alto disagio abitativo che possano accedere al Fondo statale o, qualora sia esaurito, alle risorse regionali disponibili, e lo faremo attraverso i criteri stabiliti oggi dalla Giunta per garantire il beneficio al più alto numero di cittadini che ne hanno necessità”.
I Comuni che hanno la priorità nella presentazione delle domande sono quelli ad alta tensione abitativa e i capoluoghi di Provincia. In Sardegna si tratta dei comuni di Alghero, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Macomer, Monserrato, Nuoro, Olbia, Oristano, Ozieri, Porto Torres, Quartu S.Elena, Sassari, Tempio Pausania. Oltre a questi, la Regione individuerà gli altri Comuni ad alto disagio abitativo. Una prima scadenza del bando è stata fissata al prossimo 15 novembre per tutti i Comuni interessati, per consentire alla Regione di intervenire prontamente a favore degli inquilini morosi destinatari di atti di citazione in giudizio emessi entro il 15 ottobre 2017, e una seconda scadenza al 31 gennaio 2018.
L’individuazione dei Comuni non prioritari ma ad alto disagio abitativo sarà effettuata alla scadenza del bando, sulla base del rapporto tra il numero delle istanze che saranno presentate e ammesse al contributo da ogni singolo comune e il numero di abitanti dello stesso Comune. L’importo massimo di contributo concedibile è di 12mila euro comprensivi della morosità incolpevole accertata e dell’eventuale pagamento, anche in forma anticipata, delle mensilità relative ad un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato.