In vista dell’esame in Aula del capitolo 10 sugli “ospedali privati” nel testo di riordino della legge ospedaliera, il Partito dei Sardi annuncia “la presentazione di diversi emendamenti a tutela e garanzia di un sistema sanitario equo, ben distribuito ed efficiente, che esalti il settore pubblico senza trascurare il ruolo fondamentale degli operatori della sanità privata”.
Nel dettaglio gli emendamenti riguarderanno l’assoggettamento delle strutture private accreditate agli stessi parametri e standard – in tema di sicurezza per volumi ed esiti – che oggi valgono solo per il settore pubblico; la rimodulazione dei posti letto nelle aree omogenee che coinvolga non solo il pubblico ma anche il privato; l’assegnazione dei nuovi posti letto agli operatori privati accreditati in base a criteri che soddisfino queste condizioni: rimediare alle grave inefficienza clinico organizzativa presenti tanto nel pubblico che nel privato; azzerare i posti letto assegnati e non utilizzati, sia nel pubblico, sia nel privato; recuperare la mobilità passiva regionale, che incide annualmente per oltre 80 milioni di euro come costo per le terapie erogate fuori dalla Sardegna. “Si tratta di emendamenti di ulteriore dettaglio che depositeremo prima della discussione del capitolo 10 – ha spiegato all’ANSA il capogruppo del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu – peraltro, della volontà di cercare un mix tra pubblico e privato, noi del Pds abbiamo già discusso in commissione Sanità”.