Il Sindaco di Alghero, Mario Bruno, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica istituzionale e lo ha comunicato attraverso una lettera, che riportiamo integralmente.
“Con la presente rassegno, con decorrenza immediata, le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Alghero. Ringrazio tutti i miei concittadini, i consiglieri comunali, gli amministratori e ciascuna risorsa umana del Comune per il lavoro svolto e la leale collaborazione prestata in questi quaranta mesi alla guida dell’amministrazione cittadina. Sono stati anni intensi, di coesione sociale e di ricerca del bene comune, in cui non sono mancati anche miei errori, insieme a importanti risultati frutto del lavoro collegiale e di squadra.
Così come comunicato nella seduta del Consiglio Comunale del 9 ottobre scorso, le mie dimissioni sono dovute a motivazioni esclusivamente politiche, conseguenti alla avvenuta verifica in Aula del passaggio in minoranza di quattro consiglieri (tre del gruppo UDC e 1 del gruppo UPC) eletti nelle liste a me collegate nelle elezioni nel giugno 2014. Pur avendo sempre mantenuto in Consiglio i numeri sufficienti per l’approvazione del bilancio e di ogni atto proposto dalla Giunta alla massima assemblea cittadina, ritengo essenziale che si ricreino le condizioni per un quadro politico stabile e coeso. Da oggi ha dunque inizio un periodo di verifica, che dovrà necessariamente concludersi entro il prossimo 5 novembre; un periodo, spero il più breve possibile, utile per ristabilire solide condizioni politiche e continuare così a raggiungere significativi risultati amministrativi. L’obiettivo resta quello di portare a termine il programma politico in questi ultimi venti mesi di consiliatura che ci separano dalla scadenza naturale del mandato. Da oggi, così come ci ricorda l’art. 53 del TUEL, Testo Unico degli Enti Locali, decorrono venti giorni di tempo per un eventuale ritiro delle dimissioni prima che queste diventino efficaci e irrevocabili e durante i quali Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale mantengono poteri di ordinaria amministrazione. Solo al termine delle tempistiche previste dal citato articolo 53, come noto, si provvederebbe ad avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale.
Tutte le mie forze, però, sono e saranno indirizzate a evitare questa nefasta eventualità finale che aprirebbe le porte per lunghi mesi a un commissario straordinario non eletto democraticamente e con poteri di mera ordinaria amministrazione. Lo farò con la consueta determinazione, continuando a lavorare fino all’ultimo secondo con la medesima intensità e con lo stesso spirito, in piena osservanza dei principi democratici che regolano la vita delle istituzioni della Repubblica e quella della Comunità algherese che ho avuto il privilegio e il grande onore di rappresentare e servire”.