Nel derby delle panchine traballanti e delle squadre in crisi il colpaccio lo fa il Genoa: 3-2- in casa del Cagliari e prima vittoria in campionato con il Grifone proprio a un punto dai sardi. Per un Juric sicuro di restare a Genova, ora c’è un Rastelli in bilico: in tre anni al Cagliari, con quattro sconfitte consecutive e una squadra che non riesce a ritrovarsi, non si era mai trovato in questa situazione.
E’ il momento più nero. Il presidente Giulini, se dovesse stabilire che il gruppo non è più in mano al mister, potrebbe decidere di cambiare. Squadra subito a rapporto dal numero uno. I nomi sono quelli: Iachini o Guidolin per dare una scossa. La sorte di Rastelli si deciderà nelle prossime ore. Questo pomeriggio bello il Genoa, ma troppo brutto il Cagliari, disarmante nel primo tempo. L’esordio di Van Der Wiel sulla destra in difesa per il Cagliari forse era stato immaginato come una delle possibili soluzioni, e invece l’olandese è rimasto timido sulle sue. E dalle sue parti è arrivato il secondo gol, quello che ha sbattuto a terra il Cagliari. Bene Juric che invece l’ha azzeccata subito schierando Taarabt e Rigoni qualche metro dietro Galabinov.
Una mossa che ha funzionato: è stato il primo, che aveva più spazio, a infilare la palla nel corridoio giusto per la prima punta. Facile il tocco sull’uscita di Cragno. Galabinov ha rischiato di raddoppiare alla mezz’ora sempre seguendo lo stesso copione. Ma inevitabile è arrivato il raddoppio. Ancora contropiede, questa volta con Rigoni che ha servito Taarabt: rasoterra è imprendibile per Cragno. Nella ripresa il Genoa è sceso di tono. Con Faragò che, appena entrato al posto di Van der Wiel, è volato sulla destra e ha messo sulla testa di Pavoletti il pallone del primo gol dell’ex Genoa con la maglia del Cagliari.
La fiammata è durata poco. Galabinov ha rischiato di chiudere la partita al 18′, mentre Rigoni l’ha proprio fatto 12 minuti più tardi. Tre a uno e Cagliari risollevato giusto dalla prima Var a suo favore con rigore realizzato da Joao Pedro. Assalto confuso del Cagliari. Per il Genoa invece mille occasioni per chiudere in bellezza, compreso un palo di Laxalt.