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Non tarda ad arrivare la risposta di CasaPound al comunicato con cui il Coordinamento Antifascista Cagliaritano l’ha tirata in ballo circa la presunta aggressione avvenuta giovedì in centro.

“Ci fa sorridere come i sedicenti antifascisti abbiano battuto ogni record di velocità nell’accusarci di un’aggressione a nemmeno 24 ore dall’annuncio dell’apertura di una nostra sede a Cagliari” – dichiara CasaPound in una nota – primato anche nell’immaginazione perché sopravvivere all’attacco di 7 persone armate di tirapugni, come millantano, vuol dire essere al livello dei grandi cineasti fantasy”.

“E’ incredibile come questi personaggi tengano così visceralmente ad alimentare la tensione politica in città ogni volta che un movimento non di sinistra si appresti ad aprire una sede o ad ospitare i propri vertici nazionali – continua CPI – respingiamo le accuse al mittente e più precisamente al centro di odio politico che il sindaco Zedda ha contribuito a costruire in uno stabile comunale di via Lamarmora, il presunto “studentato occupato” da cui sono partite le uniche vere aggressioni registrate in città in ambito politico”.

“A questi vaneggi risponderemo incrementando l’ attività che ci ha fatto crescere in tutta la provincia di Cagliari fino a consentire l’apertura della sede in città: dall’opposizione agli sfratti delle famiglie sarde in difficoltà economica alle proteste contro l’immigrazione incontrollata, dalle petizioni ai dibattiti con gli avversari politici, l’ultimo avvenuto proprio con il sindaco Zedda alla festa della CGIL di cui sarà presto disponibile il video.”