Ostacolo rinviato: l’emendamento di Franco Sabatini (Pd), che prevede il riconoscimento di dea di primo livello per l’ospedale di Lanusei, sarà votato solo nella fase finale della discussione della riforma della rete ospedaliera.

In questo modo la maggioranza, che rischiava di andare sotto, aggira l’ostacolo. “Chiedo che questo emendamento venga spostato a poco prima del voto finale della riforma, perché si abbia il tempo di un’ulteriore riflessione e approfondimento su quanto richiesto. Che, ricordo, è a ‘costo zero’ e non comporta nessuna spesa aggiuntiva”, ha detto Sabatini in Aula. “Sosteniamo questa richiesta, ma la necessità di approfondimento riguarda anche altri emendamenti che riguardano le situazioni dei territori”, ha aggiunto il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis. E infatti il Consiglio ha deciso di rinviare a domattina alle 10 anche il voto su un emendamento presentato da Francesco Agus e Anna Maria Busia del Campo Progressista.

Si tratta di una proposta soppressiva parziale che riguarda la parte del capitolo sesto sulla “riorganizzazione dell’offerta ospedaliera nelle aree urbane”. Agus e Busia chiedono che nel testo non compaia l’ipotesi dell'”avvio nell’area urbana di Cagliari un processo di osservazione sulla fattibilità delle aziende ospedaliere Brotzu e Policlinico Universitario”. Passa, invece, un emendamento presentato da Augusto Cherchi (Partito dei sardi) e da Pier Franco Zanchetta (Upc) per cui “negli ospedali di zona disagiata sono assicurati tre posti letto aggiuntivi in pediatria ed è confermato il servizio di camera iperbarica”. La camera iperbarica, dunque, resterà aperta al Paolo Merlo de La Maddalena. La seduta è convocata per domattina alle 10.