Via libera della Giunta ai primi quattro progetti pilota che offrono ai richiedenti asilo la possibilità di svolgere attività di volontariato sociale a vantaggio delle comunità che li ospitano. Le proposte sono state presentate dai comuni di Cagliari, Cargeghe, Iglesias e Valledoria. Il potenziamento del sistema di accoglienza diffusa dei migranti nel territorio regionale viene fatto attraverso assestamenti tecnici e finanziari apportati al Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati.
“I migranti in questo modo – sottolinea l’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu – possono dedicarsi ad attività di pubblica utilità e modificare la propria condizione di inattività nell’arco della giornata. Il volontario sociale rappresenta un grande sostegno al processo di inclusione”. Il progetto che riguarda il volontariato sociale, già avviato dalla Regione con proprie risorse, è il tema di uno dei Protocolli d’Intesa (l’altro riguarda il sistema di accoglienza diffusa) che saranno sottoscritti il prossimo 17 ottobre da Giunta, Anci e Prefetture della Sardegna.
“Stiamo rafforzando la sinergia con prefetture ed enti locali – spiega Spanu – per attuare un modello di accoglienza equilibrato e proporzionato al numero di abitanti e offriamo un supporto ai Comuni per promuovere una più ampia partecipazione alla rete Sprar che ha bisogno di essere potenziata. Siamo poi impegnati nell’organizzazione di eventi e giornate, anche nelle scuole, per informare e sensibilizzare i cittadini sul dramma delle migrazioni forzate e stiamo intensificando i rapporti con i paesi africani, in particolare con Tunisia e Senegal, per affrontare le cause profonde che portano migliaia di persone a lasciare le terre d’origine”.