Le donne raccontate e rappresentate dai media. Se ne parla mercoledì 11 ottobre alle 17 a Cagliari nell’Aula 6 della Facoltà di Studi Umanistici con l’obiettivo di superare gli stereotipi che restituiscono un’immagine distorta del mondo femminile. E’ il primo incontro tra Giulia Giornaliste Sardegna e l’Ateneo cagliaritano. L’Associazione guidata da Susi Ronchi fa il suo esordio ufficiale in occasione delle iniziative legate all’inaugurazione dell’anno accademico per affrontare un tema di stretta attualità per l’affermazione della parità di genere con docenti del Corso di laurea di Scienze della comunicazione.
“La preda e il cacciatore: stereotipi sociali, i linguaggi dei media” apre una riflessione sui linguaggi e le regole della narrazione mediatica nei diversi canali d’informazione e sui social network, nel rispetto della dignità e dell’identità delle donne. Il focus è su lavoro, cibo, sport, creatività, cinema, istruzione, cultura, comunicazione. Temi che vengono trattati nelle attività didattiche del corso di laurea in Scienze della comunicazione.
Dopo l’introduzione di Elisabetta Gola, coordinatrice del Corso di laurea, sono previsti gli interventi, moderati dalla giornalista Sandra Sallemi, di Susi Ronchi (Informazione come pedagogia sociale, ruolo e responsabilità dei media), Roberta Celot (Linguaggio di genere come valore e verità), Francesca Erdas (Metafore di genere), Renato Troffa (Rappresentazione mediatica delle donne come norma sociale), Carmina Conte (Impresa di donne in Sardegna, uno sguardo al futuro), Riccardo Porcu (Gender inequality nella comunicazione pubblica), Federica Ginesu (Donne sport, una partita da vincere), Paolo Cireddu (Il ‘Ciak’ delle donne), Alessandra Addari (Cucina al femminile: quanti pregiudizi), Luca Lecis (Dal pregiudizio alla scrivania.
L’evoluzione del giornalismo femminile). Una riflessione quindi sul ruolo dell’informazione e sulle sue responsabilità focalizzando l’attenzione sull’origine degli stereotipi, delle discriminazioni, dei pregiudizi, delle intolleranze che generano disuguaglianze e violenze.