Il giorno dopo la trasferta a Roma del presidente della Regione Francesco Pigliaru, ora la domanda è se la Giunta deciderà di chiedere o meno un prestito per coprire il disavanzo della sanità sarda, consentendo all’Azienda per la tutela della salute di iniziare a regime.

Secondo quanto appreso dall’ANSA è ancora in piedi l’ipotesi di non chiederlo. Sul banco ci sarebbe un prestito trentennale da assegnare in due tranche, che si aggira attorno ai 300 milioni di euro e ieri il governatore era a Roma proprio per presiedere alla trattativa.

Il governo però chiederebbe a sua volta garanzie sulla buona riuscita della riforma della rete ospedaliera. Oggi l’assessore della Sanità, Luigi Arru, subito dopo il vertice di maggioranza incentrato sul testo di riordino, a proposito del prestito ha spiegato che “ne va della credibilità della Giunta e del sistema Sardegna, nel senso che si deve essere in grado di garantire serietà”.