La Sardegna va alla guerra del grano ‘senatore Cappelli’ e, schierandosi accanto ai produttori sardi riuniti nel Consorzio, è pronta “a mettere in campo tutte le azioni politiche possibili per difendere la filiera del grano senatore Cappelli, la tradizione e le esperienze trentennali dei nostri agricoltori e trasformatori agroalimentari”.
Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal Consorzio sardo contro il via libera all’esclusiva data ad una ditta sementiera a Bologna e l’interpellanza alla Camera di Mauro Pili, ora la battaglia viene guidata dall’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, che ha incontrato una delegazione del Consorzio. “Si tratta di una battaglia che non ha colori e dove coinvolgeremo la Commissione in Consiglio regionale, l’Aula e i parlamentari sardi – ha detto Caria – La prossima settimana contatterò il ministero delle Politiche agricole per chiedere chiarimenti sull’assegnazione dei nuovi diritti di esclusiva per la commercializzazione e l’uso delle sementi del grano.
“Chiederemo inoltre al Mipaaf di valutare tutte le azioni possibili per difendere un marchio di qualità e un know how professionale che non va assolutamente disperso – ha precisato Caria -. Con franchezza ci troviamo di fronte a una sfida non facile, dove non lasceremo, tuttavia, niente di intentato anche attraverso una consulenza da seguire attraverso gli uffici legali della Regione”. I rappresentati del Consorzio hanno sollecitato un “fronte comune per far valere le ragioni di centinaia di lavoratori e famiglie che gravitano attorno a questo comparto”.