Per la seconda volta Fabio e Nicola Riva, componenti della famiglia ex proprietaria dell’Ilva di Taranto, si sono visti respingere la richiesta di patteggiamento, concordata con la Procura, nell’ambito del filone di indagine nel quale è contestata la bancarotta.
Oggi il gup Chiara Valori ha detto no all’istanza di patteggiare rispettivamente a 5 e 2 anni di carcere ritenendo la pena “incongrua” e ha rinviato l’udienza al 17 novembre. La prima bocciatura da parte di un altro giudice risale a febbraio.