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“Sull’urbanistica c’è una discussione aperta che può farci solo piacere – ha detto il presidente Francesco Pigliaru a Ghilarza in occasione della visita del Capo dello Stato – perché la legge deve avere la massima condivisione”, lo ha ricordato il Wwf che coglie al volo il segnale di apertura. In un documento che porta la firma del direttore generale, Gaetano Benedetto, e di Carmelo Spada, delegato per la Sardegna, l’associazione ambientalista si sofferma sui premi volumetrici previsti dal disegno di legge della Giunta: “Il premio potrebbe risultare pari a quasi 9 milioni di metri cubi, in evidente contraddizione rispetto agli obiettivi di riduzione del consumo di suolo richiamati nel testo.

Per questo è doveroso che gli uffici tecnici dell’assessorato all’Urbanistica forniscano una stima ufficiale e documentata su questo punto”. Non solo, il Wwf chiede l’eliminazione, oltre che degli articoli 29, 30 e 31 sull’incremento volumetrico dell’esistente, anche del 43 che riguarda i cosiddetti “programmi e progetti ecosostenibili di grande interesse social ed economico” in deroga anche al piano paesaggistico regionale. E, a proposito del Ppr, il Wwf chiede che sia completato ricomprendendo anche le zone interne, e che siano adeguati anche i piani urbanistici comunali (Puc). Oltretutto, come è stata impugnata dal Governo la legge di manutenzione urbanistica, “nella stessa situazione si ci colloca la legge regionale sul turismo passata a luglio 2017”.

Legge che il Governo non ha impugnato. Tuttavia nelle scorse settimane il Wwf ha presentato richiesta di impugnazione perché “il testo unificato sul turismo viola principi costituzionali in materia di tutela del paesaggio e dell’ambiente”. Grande apprezzamento, infine, per il lavoro e il ruolo svolto dal soprintendente al Paesaggio, Fausto Martino, in materia di tutela del paesaggio della Sardegna.