Il colosso europeo dell’aerospazio Airbus space avvierà in Sardegna i suoi test con i droni sulla rilevazione dei velivoli senza Gps. Entro le prossime due settimane sarà consegnato il progetto definitivo. Poi si tratterà di scegliere posti e infrastrutture in grado di ospitare gli esperimenti. Ma non finirà qui: l’obiettivo è fare della Sardegna non solo terra di prova, ma anche di produzione dei rilevatori.
Lo ha annunciato questa mattina Alessio Bucaioni, Ceo Westrade Ltd e rappresentante Airbus Space nel corso di una tavola rotonda a Sinnova, quinto Salone dell’innovazione, inaugurato questa mattina a Cagliari. “Questi test – ha spiegato – sono stati fatti negli Stati Uniti. Ma noi puntiamo a creare un brand europeo. E la Sardegna sarà la sede di questo progetto. Sarà molto importante anche perché il suo sviluppo potrà coinvolgere altre imprese e creare posti di lavoro”.
Proprio lo scorso agosto Airbus aveva rinnovato la collaborazione con il Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass) attraverso la sottoscrizione di un nuovo accordo per lo sviluppo di progetti di comune interesse. Il sistema, detto di “posizionamento inerziale” potrebbe diventare il cardine per garantire una navigazione affidabile e compatibile con i requisiti di sicurezza delle normative che saranno in futuro introdotte per il traffico aereo.
“Noi – ha sottolineato l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci – puntiamo a creare presupposti e ambiente adatto per ospitare progetti e imprese. Questo è uno dei risultati”. Sempre a proposito di droni, le possibilità di sviluppo, secondo quanto è emerso dalla tavola rotonda, potrebbero riguardare anche le applicazioni pratiche. “Potrebbe essere interessante sviluppare in Sardegna – è stato precisato – il delivery, cioè la consegna stile Amazon. Oppure l’utilizzo nell’agrifood, sfruttando la precisione garantita dai droni, dall’irrigazione alla individuazione dei terreni adatti alle coltivazioni”.