l programma di questa penultima tornata di sfide iridate propone anche una partita dal sapore particolare, fra l’Australia e la Siria, una Nazionale che da sei anni è costretta a girovagare per motivi di sicurezza. Malgrado sia costretta a giocare sempre in trasferta, la Siria è riuscita ad approdare a una specie di preliminare di spareggio contro i ‘canguri’ e oggi, nell’Hang Jebat stadium”, a Malacca (Malesia), alle 14,30 italiane, si giocherà una piccola fetta di sogno mondiale.

Martedì 10 ottobre, nell’Anz stadium, a Sydney, la replica. Il governo di Assad combatte da anni contro l’isis che attualmente tiene in ostaggio la zona est di Deir ez-Zor, città del bomber Omar Jihad Al Somah, meglio noto come l’Ibrahimovic siriano.

L’attaccante in 138 partite con la maglie dei kuwaitiani dell’Al-Qadisiya e dei sauditi dell’Al-Ahli, ha fatto centro 118 volte. “Vogliamo restituire felicità alla nostra gente e giocare per tutti i siriani morti”, le sue parole.

In ogni caso, alla Siria una possibile vittoria sull’Australia non basterebbe, perché in quel caso poi affrontare la quarta classificata del girone centro-nordamericano (Concacaf). E se fossero gli Stati Uniti?

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