Il Sindaco Stefano Delunas esprime soddisfazione per la convocazione del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Parco di Molentargius per l’assemblea che tra i punti all’ordine del giorno ha anche la nomina del nuovo Presidente, in seguito alle dimissioni dell’ex Sindaco di Quartucciu Laura Pulga. L’emergenza ambientale nata dall’incendio nel sottosuolo, in territorio quartese, ha testimoniato e riportato sotto i riflettori quanto sia importante continuare a lavorare duro affinché il Parco possa essere completamente bonificato e migliorato dal punto di vista dell’accoglienza, soprattutto nella parte quartese.

L’estate appena terminata è stata particolarmente difficile per il Parco di Molentargius. Il territorio dell’oasi ambientale, soprattutto per ciò che riguarda la parte quartese, è stata infatti a più riprese colpita da incendi, che in base alle indagini svolte dagli organi competenti sono risultati nella maggior parte dei casi a carattere doloso. Roghi che, sommati alla siccità, hanno provocato lo scatenarsi dell’incendio nel sottosuolo, con tutte le conseguenze di carattere sanitario, oltre che ambientale, ormai note ben oltre i confini comunali.

Ben quattro riunioni di COC in una settimana, dando seguito a quanto chiesto nel tavolo tecnico di martedì 19 settembre in Prefettura da Sua Eccellenza Tiziana Giovanna Costantino, hanno permesso di risolvere rapidamente l’emergenza sanitaria. È stato un lavoro di squadra rapido ed efficace, che ha portato allo spegnimento del rogo tramite il posizionamento di uno strato di terra sui 9000 metri quadri di terreno in combustione, per poi poter dichiarare, come certificato dal Centro Operativo Comunale, la conclusione dell’emergenza sanitaria.

“Il rogo, con tutte le conseguenze negative che esso ha comportato, è stata l’ennesima dimostrazione che non c’è più tempo da perdere: bisogna intervenire per bonificare l’area, ora – spiega il Sindaco Stefano Delunas -. Non solo la zona che ha preso fuoco, ma bensì tutta l’area protetta. Nel territorio di Quartu urge un puntuale monitoraggio e una approfondita caratterizzazione. È necessario intervenire nella zona di viale Marconi, dove un tempo andavano a scaricare tutti i quartesi, e poi nel lato dietro via San Benedetto, tra via Fiume e viale Colombo, dove peraltro sarebbe opportuno provvedere a sviluppare anche dei passaggi pedonali affinché anche questa parte di Parco sia fruibile dai cittadini e dai turisti che in questi anni hanno dimostrato di apprezzarlo”.

L’Ente Parco di Molentargius-Saline, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna, ora ha il compito di lavorare alle bonifiche non effettuate con il vecchio finanziamento da 120 miliardi di lire. La proprietà del Parco è infatti della RAS, perché c’è una legge regionale che lo istituisce. L’Ente Parco provvede a gestirlo e deve quindi ora battersi affinché tutta l’area di propria competenza sia definitivamente ripulita.

Nell’assemblea di domani è anche previsto tra i punti all’ordine del giorno un’informativa sulle misure adottate da enti e istituzioni competenti a seguito della combustione di sostanze di varia natura e alle conseguenti emissioni di fumi, nonché un focus sulle attuali condizioni dell’area, localizzata all’interno del territorio comunale quartese. Da qui bisogna ripartire per ribadire con forza che ora è il momento di bonificare tutto il parco e per cominciare a capire come occorre procedere.

“Ho appreso quindi con grande piacere la convocazione dell’Assemblea da parte del Vicepresidente e Sindaco Metropolitano Massimo Zedda per l’ormai prossima elezione del nuovo Presidente – spiega ancora il Primo Cittadino -. Sono convinto che sia fondamentale individuare una figura forte ed esperta, una persona che abbia le idee chiare e che sia consapevole di quello a cui va incontro, ovvero una battaglia importantissima per ottenere le bonifiche e quindi il riconoscimento a pieno titolo di oasi ambientale. Penso inoltre che sia opportuno individuare un presidente che possa occuparsi a tempo pieno del Parco. Un Presidente che dia subito concretezza al piano di spesa relativo ai 15 milioni di euro già stanziati e che lavori per ottenere le altre risorse necessarie per rimettere mano a tutto il sistema” conclude Delunas.