Questo pomeriggio uno scarno comunicato stampa dell’assessore regionale all’ambiente, Donatella Spano ha presentato la nuova centrale di cogenerazione a servizio dello stabilimento di Matrìca a Porto Torres che , come dice il comunicato, “potrà essere costruita senza che il progetto sia sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, questo è quello che ha stabilito la Giunta regionale che ha approvato una delibera ( n° 46/16 del 3 ottobre 2017) in tal senso proposta dall’assessorato”.
“Il progetto consiste nella realizzazione di una centrale dual-fuel, alimentata a gas naturale o GPL, che permetterà l’autonomia energetica degli impianti di Matrìca nell’ambito degli interventi sulla Chimica Verde nel nord Sardegna, la centrale sarà costituita da un turbogeneratore da 5,5 MWe e da una caldaia per la generazione di vapore”, afferma la nota della regione.
“Nel caso di utilizzo di metano, invece, l’alimentazione avverrà con uno specifico sistema di stoccaggio e vaporizzazione di GNL, il progetto sostituisce quello che prevedeva la costruzione di una caldaia a biomassa, non più fattibile, secondo Matrìca, sia per l’incertezza legata alla disponibilità di biomassa richiesta sia per la resa ottimale dell’impianto”.
“L’istanza di Matrìca è stata presentata a maggio di quest’anno”, dice l’assessora Spano. “Significa che in pochi mesi gli uffici dell’Assessorato hanno svolto un ottimo lavoro; sono stati in grado di dare risposte certe, nel rispetto delle procedure e in tempi molto rapidi. Il Servizio Valutazioni Ambientali, ricevuta la documentazione con le modifiche al progetto della caldaia, autorizzato a suo tempo, ha ritenuto che non fosse necessario sottoporlo alla procedura di VIA. Ora – sottolinea la titolare della Difesa dell’Ambiente – Matrìca avrà a disposizione cinque anni per realizzare la centrale”.
Ma il dubbio rimane, perché impianti di questa natura, sono considerati impianti a rischio di incidente rilevante (direttive n. 82/501/CEE, n. 96/82/CEE, n. 2003/105/CE, 2012/18/UE), pertanto la Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente dovrebbe essere obbligatoria