L’album più intenso, più politico e più rock: questo è il posto riservato al terzo capitolo nel cammino di riscoperta della musica del padre secondo Cristiano De André. ‘De André canta De André Vol. 3’, in uscita il 6 ottobre, lo testimonia con dodici tracce registrate nel corso dell’omonimo tour, dove il repertorio di Faber è suonato con un approccio molto chitarristico ma che guarda oltre: “Abbiamo cercato di contaminare le canzoni di mio padre e portarle verso la world music con una visione più elettrica ed elettronica”, dice il musicista presentando il disco a Milano. Se il suono cerca una nuova identità per brani come ‘Una storia sbagliata’, ‘Il testamento di Tito’ e ‘Canzone per l’estate’, le liriche originali risuonano ancora attuali: “Ho scelto canzoni contro la guerra, ma anche sulla guerra contro noi stessi e sulle cose che ci siamo persi in questi anni. Di mio padre voglio tramandare la grande coerenza, un appiglio per i ragazzi in questo buio esistenziale”.