I boschi per dare più lavoro e frenare lo spopolamento. Si chiama Padentis, ovvero foreste, il progetto innovativo e di sviluppo sostenibile scelto da Seulo anche per frenare la fuga dai paesi dell’interno.

“Il progetto è rivoluzionario sul piano ambientale – ha detto il primo cittadino Enrico Murgia – ma avrà importanti ricadute anche sul piano lavorativo, creando nuovi posti di lavoro. L’obiettivo è riportare le nostre foreste a uno stato più naturale, tecnicamente si intende avere boschi a fustaia. Questo, tra le altre cose, ci consentirebbe di avere una maggiore fruibilità delle foreste e del territorio, un incremento della produzione di ghiande e altri frutti e, non da ultimo una migliore difesa dagli incendi. Ancora, il pascolo nelle superfici trattate e soggette a questo tipo di lavorazione sarà non solo consentito, ma anche sostenuto, e la legna tagliata, di qualità certificabile, verrà venduta in tutta l’isola e il ricavato investito sempre nel progetto di riqualificazione boschiva”.

L’amministrazione comunale ha pensato Padentis come un intervento per una superficie di 2000 ettari di boschi e foreste, che necessiterà dell’impiego di 4 o più cooperative. “Con un ritmo di lavorazione del territorio di circa 100 ettari all’anno – ha proseguito il sindaco – ci sarà lavoro dunque per 20 anni.

Ma noi auspichiamo di raddoppiare il numero dei lavoratori e dimezzare i tempi: desideriamo che Padentis riporti in paese anche le persone recentemente emigrate. Si parla di spopolamento dei piccoli centri, e questa è una occasione concreta sia per evitare nuove partenze, ma anche per richiamare coloro che sono dovuti andare via e che desiderano ritornare a Seulo”.