Tutte le forze di maggioranza esprimono soddisfazione per il via libera della commissione Autonomia all’inserimento della doppia preferenza di genere nella legge elettorale. “E’ davvero un grande risultato per le donne della Sardegna, un risultato che qualifica un’intera legislatura – ha commentato Anna Maria Busia (Campo progressista) – ho apprezzato gli ottimi interventi dei colleghi, anche di Forza Italia, che hanno recepito il testo della mia proposta di modifica della legge statutaria”.

L’art. 2 sulle liste circoscrizionali recepisce invece una proposta di legge del Partito dei Sardi. “La parità di genere diventa effettiva anche nei micro collegi (come l’Ogliastra) in cui, il ristretto numero di candidature consentiva una elusione del principio di parità”, ha commentato il capogruppo Gianfranco Congiu. Per Daniela Forma (Pd) “l’approvazione del testo è un momento importante: siamo sulla strada del superamento degli ostacoli che impediscono la piena cittadinanza delle donne sarde nella massima istituzione regionale. Ora lavoriamo tutti insieme perché questo risultato venga certificato in Aula”.

Per il vice capogruppo del Pd, Roberto Deriu, “le leggi sono il risultato di una riflessione non solo di coloro che le approvano ma dell’intera società. Oggi la società ce lo chiede. Non sarà il definitivo, ma è ciò che oggi è richiesto dai tempi”. Giuseppe Meloni (Pd) ha parlato di “un accorgimento sacrosanto nell’attuale quadro normativo”. Tuttavia, “ritengo che nel complesso l’attuale legge elettorale sia da correggere e migliorare in altre sue parti. Ma quello di oggi è già un importante passo avanti”. Salvatore Demontis ha ammesso di preferire “un sistema basato sui collegi uninominali, dove la parità di genere si garantisce con l’alternanza delle candidature”, ma “sono convinto che l’unico sistema possibile per garantire effettivamente le pari opportunità sia la doppia preferenza”.