La Sardegna chiede lo stato di emergenza per i danni causati dall’eccezionale siccità di quest’anno. Lo ha deciso la Giunta regionale che, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, ha inviato al ministero delle Politiche agricole una declaratoria per accedere al Fondo di solidarietà nazionale.
Dai dati della rete pluviometrica regionale risulta che già nell’anno idrologico 2015-2016 sono state registrate piogge inferiori alla media con deficit di circa il 20%. Dalla relazione sugli accertamenti dei danni, già formulata da Argea, emerge che quelli a carico dei pascoli e delle produzioni foraggere delle aziende ovicaprine hanno intensità variabili tra il 50 e il 70%, a seconda che le superfici ricadano o meno all’interno dei comprensori irrigui dei Consorzi di bonifica.
“L’attività di accertamento in campo per la verifica dei danni agricoli – ha spiegato Caria – è già stata ultimata per quanto riguarda i pascoli e le produzioni foraggere delle aziende del comparto ovicaprino, mentre per le colture orticole, cerealicole, frutticole, viticole, olivicole, la produzione apistica e gli altri comparti della zootecnia, poiché l’evento non è ancora concluso, sono ancora in esecuzione le verifiche da parte dell’Agenzia Argea. Una volta incassato il via libera dal parte del Mipaaf e stornate le risorse finanziarie regionali dall’assessorato della Programmazione verso Argea – ha proseguito l’assessore – potremo procedere e accelerare su tutte le procedure per la partenza del bando e i successivi accrediti ai pastori dei 45milioni di euro stanziati per l’ovicaprino regionale. La legge che finanzia tali risorse infatti – ha concluso Caria – è entrata in vigore con la pubblicazione avvenuta sul Buras lo scorso venerdì 22 settembre”.