Il Gruppo PdS in Consiglio regionale, con il presidente Gianfranco Congiu primo firmatario, ha presentato una interrogazione rivolta all’assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per chiedere chiarimenti sull’interruzione dei servizi del Sistema bibliotecario territoriale della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai, e investire l’amministrazione regionale del problema che riguarda ben dodici Comuni.
I servizi del sistema bibliotecario territoriale sono stati interrotti dal 1° settembre in seguito all’annullamento, da parte della responsabile del Servizio sistema bibliotecario della Comunità montana, dell’aggiudicazione della relativa gara d’appalto alla Cooperativa che, unica, aveva partecipato alla procedura negoziata, e che gestisce detti servizi da vent’anni, assicurando il regolare funzionamento delle biblioteche dei Comuni che fanno parte della Comunità montana (Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti, Tiana e Tonara).
L’annullamento dell’aggiudicazione, avvenuto in fase di stipula del contratto, è stato giustificato dal funzionario della Comunità montana con la mancanza dei requisiti professionali richiesti da parte di due (su undici) operatori della Cooperativa. Mancanza di requisiti contestata dalla Cooperativa, che ha attestato per i suoi operatori il possesso di titoli professionali addirittura superiori a quelli richiesti.
Con l’interrogazione presentata in Consiglio regionale il Gruppo PdS chiede all’assessore della Pubblica istruzione:
1) se sia a conoscenza dell’interruzione, a partire dal 1° settembre, dei servizi del sistema bibliotecario territoriale della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai e degli atti e procedimenti che hanno determinato tale conseguenza;
2) se per i progetti di gestione dei servizi dei sistemi bibliotecari territoriali e/o per l’accesso ai relativi finanziamenti regionali sia prescritto l’impiego di operatori in possesso della qualifica regionale di assistente di biblioteca o di altro specifico titolo di studio o requisito di qualificazione professionale;
3) se l’Assessorato sia stato investito formalmente dalla Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai del problema relativo alla necessità o, quantomeno, dell’opportunità dell’impiego di soggetti in possesso della qualifica regionale di assistente di biblioteca o di altro specifico titolo di studio o requisito di qualificazione professionale ai fini della gestione dei servizi del sistema bibliotecario territoriale e/o per l’accesso ai relativi finanziamenti regionali;
4) se gli enti locali facenti parte della predetta Comunità montana rischino di rimanere esclusi dai contributi ex articolo 21, comma 2, della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 per la costituzione, il funzionamento e l’incremento delle biblioteche di ente locale, recentemente banditi per l’anno 2017, con riferimento alle biblioteche “regolarmente funzionanti”; qualora i servizi del sistema bibliotecario territoriale non vengano riattivati entro la scadenza del 10 ottobre 2017;
5) quali iniziative intenda assumere per scongiurare il pericolo che l’interruzione dei servizi del sistema bibliotecario territoriale nelle more dell’espletamento della nuova procedura di gara per l’affidamento dei servizi stessi e della stipulazione del relativo contratto determini un danno per i comuni e la popolazione della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai.
«Al di là dei motivi che hanno determinato l’interruzione delle attività del Sistema bibliotecario territoriale della Comunità montana, è impensabile che un territorio così vasto, che abbraccia dodici Comune e comprende una popolazione già messa in difficoltà dai cronici problemi di isolamento di cui soffrono le aree interne della Sardegna, sia privata di un servizio di inestimabile importanza educativa e culturale», spiega il presidente del Gruppo PdS in Consiglio regionale, Gianfranco Congiu. «È urgente che la Regione intervenga per risolvere i problemi sorti in seguito alla mancata aggiudicazione dell’appalto e adotti tutti gli atti necessari a riattivare quanto prima i servizi bibliotecari erogati dalla Comunità montana».