“Siamo orgogliosi di ospitare a Cagliari per il secondo anno consecutivo un confronto importante sulla riforma delle Arpa, le agenzie di protezione dell’ambiente, e sulla realizzazione del sistema agenziale a rete prevista dalla recente normativa nazionale. Ancora una volta la Sardegna è al centro del dibattito con azioni fattive, non solo per l’aggiornamento della legge regionale per la propria Agenzia ma anche, a livello nazionale, con il coordinamento della Commissione Ambiente ed Energia in Conferenza delle Regioni e con il tavolo costituito con il Ministero dell’Ambiente per omogenizzare i livelli di prestazione ambientali che è richiesto alle agenzie”.
Lo ha detto l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano in apertura della seconda edizione della Summer School, organizzata da AssoArpa per i dirigenti delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente italiane e in programma sino a venerdì 29 alla Fondazione di Sardegna. Nell’incontro di questa sera sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori dell’Ambiente dell’Emilia Romagna, Paola Gazzolo, del Piemonte, Alberto Valmaggia e della Puglia, Filippo Caracciolo.
“In questa tre giorni sono presenti 18 Arpa su 20”, ha sottolineato Alessandro Sanna, vicepresidente di Assoarpa e direttore di Arpa Sardegna, aprendo l’edizione 2017. Secondo l’assessora Spano la Summer school rappresenta un’opportunità per rinnovare l’invito al Governo a intervenire su alcuni punti nel percorso di riforma delle Agenzie avviato con la legge 132/2016: “Per quanto riguarda l’individuazione delle risorse per il finanziamento del Lepta, i Livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali, la legge dovrà considerare la necessità di un incremento complessivo delle risorse che al momento sono a carico delle Regioni. Inoltre – ha concluso Donatella Spano – occorre l’applicazione della deroga alla normativa vigente in materia di capacità assunzionali per un necessario adeguamento delle risorse umane affinché le Agenzie possano lavorare con efficacia”.