“Basta passi indietro” e soprattutto “basta divisioni” tra di diversi momenti che portano avanti la battaglia per l’introduzione della doppia preferenza di genere all’interno della legge elettorale statutaria della Sardegna.
“Bisogna marciare uniti”, dice l’associazione Meglio in due che, con quasi 200 sindaci mobilitati per l’inserimento della doppia preferenza, si dice “allarmata dalle notizie che circolano in queste ore su un possibile rinvio della decisione”. Domani, infatti, si riunisce la commissione Autonomia del Consiglio regionale che dovrebbe decidere proprio sullo stralcio di questa norma. Così l’associazione propone agli altri movimenti un fronte unico “per vigilare sui lavori del Consiglio regionale ed evitare che ci sia un nuovo rinvio dello stralcio o peggio ancora una sospensione ‘sine die’ di questa parte fondamentale della legge elettorale. Oggi più che mai è necessaria una presa di posizione forte e comune, per smascherare chi vuole frenare il cambiamento in nome di un’autoconservazione fuori dal tempo e da ogni logica democratica”.
L’associazione, coordinata da Lucia Tidu, Elena Secci e Carla Poddana, è anche pronta alla mobilitazione: “chiameremo subito i sindaci e tutte le donne, usando ogni forma di lotta legittima, per battere qualunque tentativo di rinnegare le promesse fatte e gli impegni presi, in modo da impedire che sulla pelle delle donne si cerchi di spostare all’indietro le lancette del progresso civile della Sardegna negando diritti già riconosciuti in tutti i sistemi elettorali locali e nazionali”.