“Questo provvedimento è senza dubbio positivo, un segnale utile alle realtà delle nostre piccole comunità e, sul piano normativo, corrisponde all’esigenza di estendere poteri e opportunità per le nostre piccole Amministrazioni comunali. Occorre tuttavia inserire al suo interno un quadro di interventi generali che tengano conto dei grandi fenomeni sociali ed economici che il nostro tempo vive, rinforzando al contempo queste buone norme anche sul piano finanziario, già dalla prossima legge di bilancio”.
Lo ha detto nell’Aula di Palazzo Madama il senatore di Campo Progressista – Sardegna, Luciano Uras durante la discussione generale del ddl per la tutela dei piccoli comuni.
“Per rilanciare le nostre piccole comunità – ha aggiunto – l’attenzione va rivolta allo sviluppo demografico del Paese. Ciò vuol dire aiutare anche famiglie, giovani coppie, coloro che vorrebbero rimanere in Italia, che si sono professionalizzati e hanno studiato per dare un contributo al nostro Paese, evitando che siano invece soggetti che emigrano. Dobbiamo anche tener conto del fatto che il mondo è interetnico e interculturale; bisogna pensare al rispetto nei confronti di tutti attraverso processi di integrazione vera che facciano di questa risorsa umana importantissima una leva dello sviluppo complessivo del continente e del Paese. Se non facciamo così, saremo quelli che costruendo muri, finiranno per restarci sotto, perché essi crolleranno per il peso di una responsabilità dovuta ad una miopia politica insostenibile”.
“Il mantenimento di identità e appartenenze come radici necessarie per lo sviluppo anche delle personalità è la difesa del nostro immenso patrimonio culturale, archeologico e storico perché è nelle piccole comunità che abbiamo le cose spesso più rilevanti sotto il profilo paesaggistico e dei beni culturali in senso lato”, ha concluso.