Un anno e otto mesi dopo la chiusura delle indagini preliminari su Igea (la società in house della Regione Sardegna che ha il compito di gestire la messa in sicurezza delle aree minerarie) e completati i lunghi riscontri legati agli interrogatori dai 95 indagati, il pm Marco Cocco ha chiesto il rinvio a giudizio di 71 persone coinvolte nell’inchiesta “Geo&Geo”.

Stralciata e proposta al Gip l’archiviazione per 24 indagati, mentre agli altri sono state confermate, a vario titolo, le contestazioni di truffa, peculato, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e voto di scambio. Nessuna novità tra i nomi eccellenti dell’inchiesta: andranno davanti al Gup del Tribunale che dovrà decidere sul rinvio a giudizio sollecitato dal pm Cocco l’ex presidente della società Giovanni Battista Zurru, l’ex sindacalista Marco Tuveri, la dipendente Daniela Tidu, il consigliere regionale Giorgio Oppi (Udc) e il nipote Enrico. A gennaio dello scorso anno la Procura di Cagliari aveva chiuso le indagini sull’Igea iniziate nel 2012.

L’inchiesta – come anticipato sui quotidiani sardi – aveva portato nel 2015 all’arresto dell’ex presidente Zurru, di 78 anni, finito ai domiciliari, e dell’ex sindacalista Tuveri, di 64, mandato in carcere a Uta. Inizialmente erano state iscritte nel registro degli indagati 63 persone. Completate le indagini il pm, nel gennaio 2016, aveva notificato 95 avvisi di conclusione delle indagini preliminari.

Dall’azienda – secondo le accuse – sparivano carburante, attrezzature e materiali della società, ma il sistema era più ampio e gli inquirenti hanno ritento che venissero truccati gli appalti e si dessero in cambio contratti a termine o lavori urgenti in cambio di voti. Chiesta, fra l’altro, l’archiviazione per il consigliere regionale Gigi Rubiu (Udc). Per le proposte di archiviazione si andrà davanti al Gip, per quelle di rinvio a giudizio dal Gup.