Le parti civili chiamano in causa la Asl di Sassari nel processo contro il neurologo di Ittiri Giuseppe Dore e altri venti imputati fra cui medici, dirigenti e politici, tutti coinvolti a vario titolo in una vicenda giudiziaria su presunti maltrattamenti a pazienti malati di Alzheimer. Dore è considerato, anche da sé stesso, come l’ideatore della pratica della neuropsicoanalisi, una cura contro l’Alzheimer che veniva attuata nel centro Aion di Ittiri.
Le accuse vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all’abuso d’ufficio, dal sequestro di persona all’omicidio colposo. La richiesta di chiamare in causa l’Azienda sanitaria sassarese è stata depositata nei giorni scorsi e oggi, nel corso dell’udienza che si è svolta nel tribunale di Sassari, il collegio dei giudici si sarebbe dovuto pronunciare in merito. Tutto però è stato rinviato al 24 ottobre, quando il collegio deciderà anche se accogliere la proposizione di costituzione di parte civile degli eredi di una delle pazienti di Giuseppe Dore.
Gli avvocati di parte civile, Alberto Sechi e Danilo Mattana, hanno motivato la richiesta di chiamata in causa dell’allora Asl 1 – ora inglobata nell’Ats – col fatto che il centro Alzheimer diretto da Dore operasse, su concessione dell’Asl, in un’ala dell’ospedale di Ittiri e che con la struttura messa in piedi dal neurologo collaborassero medici della Asl. Dore, infatti, metteva in pratica la sua terapia curando i pazienti senza farmaci, con esercizi linguistici, logici, incontri motivazionali. Ma per l’accusa venivano utilizzati anche metodi spicci, percosse e maltrattamenti. Fra i sostenitori delle teorie di Dore, la neurologa Marinella D’Onofrio e il fisiatra algherese Mario Piredda, difeso dall’avvocato Elisa Vacca. Tra gli indagati anche l’ex manager della Asl di Sassari, Marcello Giannico, e il consigliere regionale Antonello Peru, per il quale l’accusa è limitata al solo abuso d’ufficio.