E adesso sotto col jolly delle due gare consecutive in casa. La Sardegna Arena aprirà le porte questa sera per il match serale con il Sassuolo e poi domenica pomeriggio contro il Chievo. Sono due avversari insidiosi, che meritano il massimo rispetto e che in passato hanno dato filo da torcere; ma bisogna andare oltre, mostrare la mentalità vincente, la “cattiveria” agonistica vista a Ferrara. Il calendario, crudele all’inizio, ha proposto un’occasione da sfruttare per mettere a segno un filotto di risultati positivi che potrebbero indirizzare definitivamente il campionato nel senso giusto. La Sardegna Arena, col calore dei tifosi, darà alla squadra il sostegno e la spinta necessaria. Ce ne sarà bisogno perché si tratta in ogni caso di partite da prendere con le molle.

IL SASSUOLO DI BUCCHI
Finora gli emiliani hanno raggranellato un solo punto in classifica, ma la qualità dell’organico fa intuire che è una squadra strutturata per fare molto di più. Anche la formazione nero verde non è stata aiutata dal calendario; attenzione al colpo di coda. Non c’è più l’allenatore Di Francesco, sostituito da Bucchi che ha ritoccato il 4-3-3 storico in un 3-5-2 atto a dare più solidità alla retroguardia. Senza Berardi, indubbiamente l’uomo di maggior classe, il Sassuolo perde qualcosa in termini di classe, assist e gol; ma la rosa emiliana ha alternative di primo livello. Ragusa, Politano, Falcinelli, Matri: i nomi dell’attacco sono secondi a pochi in questo campionato.

CERCANDO LA CONTINUITÀ
La difesa rossoblù sarà chiamata ad un’altra serata di massima allerta; finora all’altezza della situazione: concentrazione alta e puntualità negli interventi. Massimo Rastelli da queste prime partite di campionato ha avuto risposte soddisfacenti.

Idem in mezzo al campo dove Luca Cigarini sta tenendo con sempre maggior personalità le redini del gioco e Nicolò Barella continua a stupire per personalità e qualità. Il giovane fiore all’occhiello del vivaio rossoblù ha rotto il ghiaccio domenica scorsa segnando il primo gol in Serie A: non vorrà certo fermarsi qui. In avanti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Leonardo Pavoletti è a caccia della prima rete con la maglia del Cagliari, così come Diego Farias vuole fortemente sbloccarsi e Marco Sau ripetere l’exploit con il Crotone. Quindi c’è Joao Pedro che vive un momento di grande forma e fiducia dopo l’opera d’arte disegnata a Ferrara. Al di là di chi andrà in campo, si è in attesa di una nuova convincente prestazione sul piano della personalità. La continuità di rendimento è basilare nell’arco di un campionato: fondamentale evitare l’appagamento temporaneo e proseguire come se si fosse ancora a stomaco vuoto. Condizioni imprescindibili per sfruttare appieno gli assist del calendario.