Referendum: firme a sostegno legge per eliminare quorum

Radicali e Possibile assieme per una proposta di legge con la quale i cittadini potranno decidere sulle questioni più importanti vincolando le amministrazioni

Radicali e Possibile assieme per una proposta di legge con la quale i cittadini potranno decidere sulle questioni più importanti vincolando le amministrazioni. Si introdurrebbe, infatti, l’obbligo per tutti i Comuni di prevedere referendum vincolanti con la possibilità di sottoscriverli online, l’eliminazione del quorum e l’accorpamento con le elezioni anche per i referendum nazionali. Nella proposta di legge popolare si dispone per le pubbliche amministrazioni un intervento che porti alla misurazione della qualità dei servizi pubblici, compresi quelli erogati dalle società partecipate.

Valerio Federico (direzione nazionale di Radicali Italiani), Nicola Carboni (tesoriere Radicali sardi) e Thomas Castangia (Comitato organizzativo di Possibile) hanno presentato l’iniziativa di legge popolare che si potrà firmare da venerdì prossimo in tutte le segreterie dei Comuni della città metropolitana di Cagliari e, dalle settimane seguenti, in tutta l’Isola. Radicali e Possibile hanno incontrato il presidente della commissione Riforme del Consiglio regionale, Francesco Agus (Cp), che ha proposto inserimento dei referendum vincolanti per gli enti locali contenuti nella proposta in una legge regionale attualmente all’esame della commissione. “I grandi partiti non hanno mai voluto nel nostro Paese rinunciare al monopolio del rapporto tra cittadini ed eletti prevedendo referendum alla portata solo di chi ha soldi e organizzazioni enormi, noi vogliamo restituire lo strumento ai cittadini – ha spiegato Federico -.

Ipotizziamo inoltre la sistematica misurazione della qualità”. Secondo Castangia “aprire spazi di reale partecipazione dei cittadini con potere decisionale è doveroso. E’ tempo di cancellare la burocrazia infinita ed il sistema dei quorum che impedisce, negli enti locali, ai cittadini di potersi esprimere”. Infine Carboni ha ricordando che “è ora che i cittadini tornino a decidere realmente sulle questioni più importanti con strumenti che vincolino le amministrazioni alla volontà popolare, la democrazia diretta integra quella rappresentativa anche per la Costituzione ma le norme piene di passaggi burocratici inutili hanno impedito di fatto ai cittadini di esercitare questi diritti”.