Si parla di tutto. Ma con gli ‘occhiali’ della scienza. Dai giochi matematici ai sequestri di persona, ai coccodrilli in Sardegna. Passando per bioingegneria, chimica, fisica, storia, geologia, informatica, medicina, comunicazione ed arte. Obiettivo: avvicinare le nuove generazioni al mondo universitario. A Cagliari e Sassari arriva il 29 settembre la Notte europea dei ricercatori.

La più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica che coinvolge oltre 300 città, 25 in Italia. Coordinato in ambito nazionale da Frascati Scienza, l’evento rientra nella Settimana della scienza (23-30 settembre). Nel campus di Monserrato tanti argomenti: fisica e chimica, ambiente e acqua, inquinamento, criminalità in Sardegna, prevenzione dei tumori e assistenza medica.

Ma anche neutrini, coccodrilli e squali a Cagliari, automazione nella società, internet delle cose, asteroidi ‘pericolosi’, protesi artificiali, sistemi intelligenti per gli scarichi degli yacht, impronte digitali, spiagge, nuovo ruolo di un’amministrazione pubblica moderna e funzionale, microbi, formaggi e pomodori, risposta all’invasione delle specie aliene, nanoparticelle e sicurezza alimentare, olfatto e gusti a tavola. Con un percorso che si snoda per laboratori, gazebo, Science cafè, Angoli della ricerca. Previste anche le visite guidate ai musei dell’ateneo, di antropologia ed etnografia, fisica, chimica, geologia e paleontologia, mineralogia.

L’Università di Sassari organizza, all’insegna della “Promozione della cultura scientifica a Sassari”, numerosi laboratori, giochi scientifici e conferenze volte a presentare il metodo scientifico come strumento di interpretazione della realtà. Attraverso attività laboratoriali, seminariali e tavole rotonde tematiche, gli eventi mirano a far vedere che la scienza è fonte di risposta alle problematiche comuni nelle società moderne. Una delle tante novità di quest’anno è il luogo della manifestazione, in piazza Castello, nel cuore della città.