I vaccini per i bovini non sono inseriti nei Livelli essenziali di assistenza e per questo motivo l’assessorato della Sanità ha chiesto al Ministero una deroga per poter vaccinare gratuitamente gli animali sardi: “adesso siamo in attesa della risposta da Roma”.
Lo ha annunciato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, davanti a oltre 150 allevatori, soprattutto del comparto bovino da carne, che hanno affollato l’aula consiliare del Comune di Sant’Antonio di Gallura dove si è parlato del futuro del mondo delle campagne nel nord Sardegna. All’incontro hanno partecipato anche il presidente regionale di Coldiretti, Battista Cualbu, e i sindaci di Sant’Antonio e di Luogosanto, Carlo Duilio Viti e Agostino Pirredda, intervenuti a tutto campo nel fare il punto delle maggiori criticità che interessano il territorio della Gallura. Caria, rispondendo anche a molte domande di presenti, ha ricordato l’impegno della Regione per venire incontro alle difficoltà dovute alla siccità e i 47 milioni di euro stanziati in legge la scorsa settimana per l’ovicaprino.
“La Giunta, in collaborazione con il Consiglio regionale, si è impegnata a reperire ulteriori 20 milioni di euro da destinare al comparto bovino e agli altri settori agricoli colpiti dal perdurare della siccità – ha detto – Non lasciamo indietro nessuno: non esistono imprenditori agricoli di serie A o di serie B. Troveremo tali risorse nel rimodulare i fondi del Programma di sviluppo rurale, attraverso finanziamenti nazionali e con la nuova stesura della legge Finanziaria”. Caria ha poi annunciato il prossimo appuntamento sugli Stati generali dell’Agricoltura, previsti per la fine di ottobre.
“Si tratta di un passaggio cruciale dove possiamo rivedere e rimodulare il Psr, così da avere una programmazione agricola che punti sugli investimenti e non sia solo dedicata al sostegno”.