Meno risorse dal Ministero all’Università di Cagliari sui finanziamenti ordinari rispetto al 2016. Ma alcuni dati dell’analisi delle tabelle pubblicate dal Miur suonano come segnali di incoraggiamento. Lo spiega, in una nota, la rettrice dell’ateneo Maria Del Zompo. In particolare per quanto riguarda i parametri relativi alla didattica, alla ricerca e all’internazionalizzazione.
“Siamo molto soddisfatti di aver consolidato il peso dell’Università di Cagliari nel sistema italiano (1.69% contro 1.7% dell’anno scorso) – precisa – perché si tratta di un dato che dipende dal miglioramento di molti indicatori legati alla didattica e alla ricerca. Significa che abbiamo retto la competizione di molti atenei che a loro volta hanno fatto registrare miglioramenti sugli stessi parametri”.
Altri dati positivi. “Sulla quota premiale – sottolinea Del Zompo – che oltre a didattica e ricerca riguarda anche l’internazionalizzazione, siamo cresciuti in termini assoluti e in percentuale (quasi 28 milioni nel 2017 contro 23 milioni circa nel 2016, 1.82% del 2017 contro 1.61% del 2016), mentre abbiamo avuto meno bisogno di ricorrere, a differenza di altri atenei, alla quota perequativa, che infatti è diminuita in modo sensibile rispetto all’anno scorso (1.47% del 2017 contro il 2.78% del 2016)”.
Il quadro generale, però, porta al segno meno. “Resistono – spiega ancora la numero uno di via Università – alcuni indicatori che ci vedono particolarmente in difficoltà, ma che sono stati recentemente modificati dal Parlamento con il provvedimento sul costo standard basato anche sulle nostre richieste, grazie anche al lavoro dei parlamentari sardi, ma che produrrà i suoi effetti a partire dall’anno prossimo”.