E’ passata all’unanimità la mozione sulla violenza di genere – prime firmatarie Anna Maria Busia (Campo Progressista), Rossella Pinna (Pd), Daniela Forma (Pd), Alessandra Zedda (Fi) – discussa in Consiglio regionale alla presenza del capo della Polizia, Franco Gabrielli.
L’atto impegna il presidente della Regione a dare attuazione alle misure adottate in materia dal Consiglio, in particolare agli strumenti diretti a garantire la prevenzione e il coordinamento fra operatori dei centri antiviolenza, dei centri per autori di violenza di genere, servizi sociali, forze dell’ordine, sistema giudiziario e le altre realtà operanti nel settore contro la violenza sulle donne.
“Le istituzioni devono trovare soluzioni e strumenti – ha detto Busia durante la discussione – di fronte al fenomeno i miglioramenti statistici non devono illuderci, è vero che c’è maggiore consapevolezza della necessità di combattere la violenza, ma sono ancora troppi i segnali negativi e non si intacca lo zoccolo duro del problema”.
“C’è ancora troppo sommerso – ha precisato Busia – soprattutto nel contesto familiare ed un’alta percezione di paura di subire nuove violenze”. Al presidente della Regione “chiediamo che renda più veloce la spesa delle risorse, per l’Osservatorio e la cabina di regia, un sistema integrato di raccolta ed elaborazione dei dati, il coordinamento del lavoro in tutti gli ambiti territoriali”. Tra le prime firmatarie non era in Aula solo Alessandra Zedda che, come tutti gli esponenti dell’opposizione, non ha partecipato per protesta contro la politica sui migranti del Governo Gentiloni.