La Regione e il Consorzio italiano compostatori (Cic) hanno sottoscritto il rinnovo dell’Accordo di programma triennale per promuovere in Sardegna la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti organici compostabili.
Il protocollo, siglato a Cagliari dall’assessora della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, e dal presidente del Cic, Alessandro Canovai, è una delle azioni previste dall’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti urbani approvato un anno fa dalla Giunta regionale. Nel triennio 2017-2019 la Regione destinerà risorse sino a 20mila euro l’anno per una serie di attività con il Consorzio italiano compostatori destinata a promuovere sul territorio l’economia circolare.
“In Sardegna abbiamo un’alta raccolta pro capite di frazione organica che ci colloca tra le cinque migliori regioni italiane: vogliamo rafforzare la buona tendenza del recupero della frazione secondo i prefissati obiettivi di economia circolare – annuncia l’assessora Spano -. Intendiamo riciclare il 70% dei rifiuti nel 2022 e l’organico può contribuire notevolmente a raggiungere la percentuale. In questo caso ci avvarremo del supporto del Consorzio per l’informazione e la formazione degli agricoltori tramite le due agenzie agricole regionali Agris e Laore con cui i nostri Uffici hanno avviato un’importante collaborazione. Sarà possibile incentivare la produzione e la valorizzazione del materiale in agricoltura ma punteremo in modo particolare sugli acquisiti pubblici ecologici, sensibilizzando gli Enti locali a utilizzare il compost sardo per la manutenzione del verde pubblico”.
“Il recupero della frazione organica in Sardegna sta dando ottimi risultati – sottolinea Canovai -. In Italia la quantità raccolta di frazione umida e verde pro-capite ha raggiunto la soglia dei 100 kg per abitante anno e la Sardegna si attesta tra le Regioni con i valori più alti, con 124 kg per abitante. Un impegno che ha un risultato tangibile: circa 41mila tonnellate di compost prodotto nel 2015”. La Sardegna produce, secondo gli ultimi dati, circa 41mila tonnellate l’anno totalmente riutilizzate nel territorio.